Dolce & Gabbana ha recentemente annunciato l’uscita di una collezione ispirata a Jujutsu Kaisen, manga scritto e disegnato da Gege Akutami, divenuto una serie e poi un film d’animazione nel 2021.
Nonostante il manga abbia riscosso un importante successo a livello internazionale (con milioni di copie vendute), i capi della collezione verranno venduti esclusivamente in Giappone, inizialmente online e in seguito in tre temporary store situati a Shibuya, Shinjuku e Umeda. Mentre dal 2 maggio saranno acquistabili nei negozi D&G di tutto il Giappone.
La capsule collection è composta prevalentemente da completi in felpa, t-shirt ed accessori come borse, piccola pelletteria e vari modelli di sneaker. Il tutto declinato secondo i trend dello sporty e dell’athleisure, con l’aggiunta di qualche capo sartoriale. Sul sito del lancio troviamo inoltre i total look degli otto personaggi principali della serie, assemblati come lo si farebbe per un progetto di styling ed acquistabili in ogni loro singolo capo.
Un progetto lungimirante questo di Dolce & Gabbana, studiato appositamente per corteggiare il prolifico mercato asiatico, che nonostante i risentimenti per le dichiarazioni controverse di Gabbana e il boicottaggio della Cina nel 2018, sembra risultare sempre più presente tra le vendite e i fatturati della casa di moda italiana.
“La storia va letta a distanza”. Affermarono i due stilisti in un’intervista rilasciata al Corriere nel gennaio 2020. “Devi sederti sulla riva del fiume e aspettare, come dicono gli orientali. Nonostante le ferite, in Cina siamo cresciuti. I clienti non li abbiamo mai persi, chi ci conosce non ci ha mai lasciato”.
Chissà che anche questa collaborazione, a distanza di due anni da quanto sopracitato, non possa rivelarsi un’ulteriore crescita – personale ed economica – per i designer italiani, desiderosi certamente di debellare del tutto l’attesa della ribalta in Oriente.