Il report dell’ultimo trimestre Halo Licensing Survey, il nostro osservatorio che traccia le tendenze nelle collaboration mondiali, segna un incremento sensibile nella qualità e quantità di nuovi lanci con personaggi dall’estetica pop giapponese Anime e Manga.
Emergono con maggiore intensità casi streetwear fashion come One Piece con GCDS, o Naruto x Champion, ma anche evoluzioni da nicchia a mainstream, come nel caso di Attack on Titan da Bershka o, My Hero Academia da Uniqlo. Attivazioni che nascono sulla scena dell’abbigliamento, e dilagano su altri settori, alla ricerca di nuovi ingredienti narrativi, come Casio G-Shock con Gundam, o lo stesso kid computer gaming Gundam x Asus.
Cosa c’è dietro l’irresistibile fascino del manga? I principali attori sulla scena dei manga e gaming brand owner e produttori di contenuti, sentiti tra Milano Licensing Day e Milano Games Week, confermano che il fermento nel settore è tangibile, e sono sempre più numerosi i casi di brand che si avvicinano a questo mondo con interesse per lanci in licenza.
Aspetti confermati dal fronte delle aziende di produzione: Giorgio Borzino, CEO di Sabor, specialista italiano di produzioni di abbigliamento, sostiene: “Stiamo guardando con interesse allo sviluppo dei manga giapponesi, soprattutto all’interno del mondo del fast fashion. Negli USA è già fenomeno di massa, in Europa lo sta diventando. Tra i bestseller nelle librerie ci sono molte Anime, e anche Netflix sta dando forza a questa nuova tendenza con un occhio speciale per il target 15-30 anni”.
In tutto il mondo cresce infatti l’attesa per l’imminente lancio della produzione Netflix della versione live action One Piece, ma il fenomeno Anime Manga non si nutre solo di contenuti recenti. Sugli scaffali è altresì evidente un ritorno delle vecchie serie giapponesi anni ‘80 come Lupin III, Holly e Benji o Creamy Mami, che grazie al trend di recupero delle icone anni 80 e 90, coinvolgono anche un target più adulto.
Una doppia spinta quindi, che converge su un target sempre più ampio di fan.